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Federazione Italiana Cinema d'Essai

Scheda Film Consigliato

Il grande passo

Sceneggiatura: Antonio Padovan, Marco Pettenello …Fotografia: Duccio Cimatti …Montaggio: Paolo Cottignola …Musiche: Pino Donaggio …Interpreti: Stefano Fresi, Giuseppe Battiston, Roberto Citran, Camilla Filippi, Teco Celio, Vitaliano Trevisan, Luisa De Santis, Ludovica Modugno, Flavio Bucci …Produzione: Ipotesi Cinema, Stemal Entertainment, Rai Cinema …Distribuzione: Tucker Film …Italia 2020 …colore 96’

Recensione Film

Il grande passo

Di Mario Mazzetti

Mario ha un negozio di ferramenta e vive con la madre a Roma. Un giorno un avvocato gli comunica che il fratello Dario (stesso padre, madre diversa) ha combinato un ennesimo guaio e ha bisogno di lui. Vive in Veneto, da solo, e pensa di poter andare sulla luna, tanto da aver costruito un razzo che tenta invano di lanciare nello spazio. Combattuto tra il desiderio di tornarsene a casa e la curiosità di stabilire un contatto con quello che per lui è poco più di uno sconosciuto, Mario si trattiene nel podere e, pur assecondando l’ossessione di Dario, cerca di evitargli il trattamento sanitario obbligatorio. La frequentazione si rivela, come prevedibile, tutt’altro che facile per le intemperanze dell’aspirante astronauta, la scarsa propensione ad attenuare gli attriti e il distacco dalla realtà. Li accomuna l’assenza della figura paterna, dall’uno disprezzata e dall’altro idealizzata (con lui Dario visse l’emozione del primo sbarco sulla luna). Come in molti studi di carattere con avvicinamento progressivo, arriva il momento del viaggio, fisico e metaforico insieme, per ritrovare il genitore. Tuttavia Padovan, all’opera seconda dopo Finché c’è prosecco c’è speranza, va subito al dunque, all’inevitabile confronto con la realtà per un ragazzone che sembra non aver mai superato lo stadio preadolescenziale. Nel contesto di commedia emergono amarezza e solitudine, con una sapiente progressione narrativa sorretta da un montaggio rapido ed essenziale e da due interpreti di classe (entrambi premiati al Torino Film Festival): Stefano Fresi assume lo sguardo dello spettatore nei confronti del disagio psichico, Giuseppe Battiston è molto bravo ad esprimere le ombre e gli scatti del suo personaggio. Una visione piacevole, una favola tenue e agrodolce con tanto di razzo artigianale alla Méliès, calata nella provincia rodigina, arricchita dalla colonna sonora di Pino Donaggio e - nota malinconica – da un prezioso cameo di Flavio Bucci, all’ultima interpretazione.