Scheda Film Consigliato
La vita nascosta
Titolo originale: A hidden life …Sceneggiatura: Terrence Malick …Fotografia: Jörg Widmer …Montaggio: Rehman Nizar Ali, Joe Gleason, Sebastian Jones …Musiche: James Newton Howard …Interpreti: August Diehl, Valerie Pachner, Maria Simon, Tobias Moretti, Bruno Ganz, Michael Nyqvist …Produzione: Fox Searchlight, TSG Entertainment, Elizabeth Bay Productions, Aceway Productions …Distribuzione: Disney/20th Century Fox …USA/GB/Germania 2019 …colore 174’
Recensione Film
La vita nascosta
Di Domenico Barone
Dramma intimo e universale sull’ostinata difesa della libertà, riflessione estetica e mistica sulla supremazia dell’etica individuale rispetto alla Storia, La vita nascosta mette a nudo la contraffazione ideologica sancendo la forza salvifica del libero arbitrio. Come ne La sottile linea rossa e Il nuovo mondo, Terrence Malick punta sull’armonia della natura per arrivare alla dolorosa ricomposizione degli equilibri in un’opera spirituale, politica e filosofica sul significato del silenzio, sull’assolutismo confortante della fede e della giustizia. Nell’analisi della personalità del protagonista, Malick trova la perfezione formale; tratteggia la complicità dell’amore domestico e della vita quotidiana nella fugace consapevolezza della serenità, superando la pessimistica profezia sul fattore umano del cineasta francese Robert Bresson. Alla ricerca del paradiso perduto e violato, nel tentativo ancestrale di tornare alla semplicità rassicurante dell’infanzia, l’autore compie un percorso introspettivo di sacrificio e sofferenza, nell’inevitabile accettazione della perdita. La vita nascosta, in concorso a Cannes 2019, è la storia di Franz, contadino austriaco di profonda fede cristiana che, aiutato dalla moglie, per sfuggire alla sanguinosa ferocia nazista sceglie l’obiezione di coscienza e il rifiuto della guerra, costi quel che costi. Un’opera sulla trasformazione morale, sulla solitudine dell’uomo che ricalca lo spirito di Lucrezio e Andrej Tarkovskij, senza rabbia e disperazione: il paesaggio diventa luogo dell’anima in un dinamico processo di scomposizione di spazio e tempo, tra luci, visioni ed immagini emozionanti. Il cinema di Malick non rinuncia alla voce fuori campo, né al montaggio scomposto e mai lineare o alla musica di Bach, ma nel ritorno a una narrazione realistica e contemplativa, quasi astratta in una dimensione romantica e naturalista, riflette sull’indifferenza della natura davanti alla follia distruttiva degli uomini, tra folgorazioni ed ellissi, sostenuto dall’utilizzo di grandangoli e da vorticosi movimenti della macchina da presa che ritraggono le suggestioni dell’animo, la tenerezza dell’amore coniugale, la leggerezza della passione. Ultima apparizione su schermo di Bruno Ganz e Michael Nyqvist, La vita nascosta è un’elegia evocativa del tempo ritrovato, che esalta la potenza spirituale del pensiero in un’opera emotiva e devastante.