FICE

Federazione Italiana Cinema d'Essai

I Corti Fice

I MAGNIFICI SETTE

"Cortometraggi che passione" full digital: generi e linguaggi tra i più disparati, all’insegna della qualità
di Mario Mazzetti

Per l’edizione numero 16 di Cortometraggi che passione, la federazione dei cinema d’essai si proponeva di selezionare brevi film di genere, con approcci diversificati all’arte del narrare accomunati da una leggerezza di fondo. Senza troppe sorprese, tuttavia, la visione di una parte consistente della produzione nazionale recente ha deviato il corso, evidenziando opere più drammatiche, specchio dell’incertezza della contemporaneità tra depressione economica e crimine organizzato. Così, i 7 corti che compongono il listino Fice 2015 rappresentano un ventaglio ricco e variegato di opere, riflesso d’una maggiore libertà espressiva grazie alla tecnologia digitale ma anche a talenti senza freni, come il collettivo partenopeo The jackal, che consegna con The parker un piccolo film zeppo di effetti speciali, con una convincente e ironica strizzata d’occhio al cinema d’azione. È da archiviare tra le “trovate divertenti” il nuovo corto in chiave western del palermitano (classe 1975) Giovanni La Pàrola, arruolato dalla Fice per il secondo anno dopo il garibaldino-tarantiniano Cusutu ‘n coddu, con il cortissimo Per qualche centimetro in più. È una “vecchia conoscenza” Fice anche il ferrarese Edo Tagliavini, il cui No smoking company, con Enzo Decaro, partecipò alla X edizione di Cortometraggi che passione e che con Chi ha paura delle tartarughe realizza un accattivante esempio di realismo magico per le strade di Roma, rispondendo alla chiamata del 48 Hours Film Festival bandito a livello mondiale su Internet. Il regista più giovane, Alessandro Riconda, viene da Ivrea e ha realizzato Shame and glasses, sull’imbarazzo di un bambino che teme di apparire diverso rispetto ai compagni di classe: l’occhio ha un ruolo fondamentale, la parola è assente e, a sottolineare il tema, è presente uno sponsor discreto ma decisivo per garantire il completamento del film. Si cambia completamente registro con Come un castello, documentario della giovane Flavia Montini, acuto occhio indagatore di esistenze nella periferia romana in un palazzone come tanti che diventa un alveare pullulante di vita. E infine i “piccoli film”, spaccati di vita in 15’ che uniscono stile autoriale e precisi riferimenti sociali, i cui registi sono entrambi del 1984: Giovanni Aloi descrive con A passo d’uomo il drammatico ritratto di un disoccupato, ex operaio Ilva di Genova costretto a vivere in macchina e a perdere la dignità per soddisfare i bisogni del figlio; Francesco Segrè, nato a Milano, ci immerge con Non sono nessuno nelle strade notturne dell’hinterland napoletano, dove gli infermieri di un’ambulanza si trovano invischiati in un agguato mortale, con un finale degno delle più blasonate megaproduzioni.
Il livello è molto alto e lascia ben sperare nell’avvenire degli autori. Per le sale d’essai aderenti alla Fice, la scelta è tra l’abbinamento al lungometraggio in programmazione e l’organizzazione di eventi speciali, una “notte del cortometraggio” per offrire al pubblico il meglio della produzione nazionale.

I corti della FICE

CHI HA PAURA DELLE TARTARUGHE

di Edo Tagliavini
Sceneggiatura: Edo Tagliavini, Daniele Rutigliano, Marco Benevento
Fotografia: Marina Kissopoulos
Montaggio: Edo Tagliavini
Musiche: Sara Ardizzoni, Nicola Sobieski, Starkiller Sound
Interpreti: Paolo Ricci, Francesco Malcom, Francesca Sanapo, Marta Petrucci, Alessandro Valori
Italia 2013
colore 5’

48 Hours Film Project: premio miglior utilizzo oggetto di scena; Versi di Luce di Modica; Corti da Sogno di Ravenna; Italian Contemporary Film Festival Toronto
Un uomo riceve da un bizzarro sconosciuto una racchetta da tennis senza corde: in realtà è una lente magica attraverso la quale si scopre la vera identità delle persone. Un divertimento unico, che riserva anche sgradite sorprese.

Una fantasia contagiosa nel corto che ha partecipato con merito al festival lanciato in rete che comporta tempi rapidissimi per realizzare corti da tutto il mondo. Originale e spiritoso.

COME UN CASTELLO

di Flavia Montini
Fotografia: Luca Dammicco
Montaggio: Lorenzo Campera
Musiche: Angelo Maria Farro
Italia 2014
colore 13’

Menzione speciale “Ricomincio da Cinque” Roma Capitale; Docucity – Documentare la Città; Premio Anello Debole Capodarco
È il racconto a più voci di viale Giorgio Morandi, alla periferia est di Roma. Otto grandi edifici disposti a rettangolo, stretti fra strade ad alto scorrimento e lontani dal resto della città, ospitano centinaia di famiglie. Alcuni residenti del quartiere raccontano episodi di violenza e criminalità, di abbandono e degrado ma anche di pomeriggi passati a giocare nel grande cortile, di amicizie strette all'ombra dei palazzoni, di solidarietà e di aiuto reciproco.

Uno spaccato di vita in un contesto urbano periferico, un agglomerato con un’umanità tutta da scoprire.

NON SONO NESSUNO

di Francesco Segré
Sceneggiatura: Federico Gnesini
Fotografia: Carmen Bianca Tofeni
Montaggio: Alberto Rigno
Musiche: Lorenzo Tomio
Interpreti: Nicola Nocella, Fabio De Caro, Antonio Buonanno …Produzione: Centro Sperimentale di Cinematografia Production, Rai Cinema
Italia 2013
colore 15’

Candidato al David di Donatello; Migliore fiction italiana all’International Sardinia Film Festival; miglior corto Molise Cinema; migliore fiction International School Film Festival Montevideo; miglior corto Festival do Cine Italiano Madrid; selezionato al Tau FF Israele, Festival del corto Tangeri, New Italian & Art Festival Korea
Ispirato a fatti realmente accaduti. In una Napoli notturna e disperata, il turno in ambulanza di tre paramedici si consuma senza sorprese: sangue e sofferenza sono sempre degli altri. Finché una chiamata imprevista non li espone al pericolo in prima persona.

L’autore palesa un gran senso del cinema, un ritmo crescente con accuratezza di dialoghi e un sapiente utilizzo delle musiche. Da menzionare l’agguato in soggettiva e il montaggio incrociato nel finale ricco di suspence.

I corti della FICE

A PASSO D’UOMO

di Giovanni Aloi
Sceneggiatura: Nicolò Galbiati
Fotografia: Andrea Barone
Montaggio: Giovanni Aloi
Musiche: Futuro
Interpreti: Alessandro Castiglioni, Davide Delpino, Leonardo Rebaudengo
Produzione: theSPONKstudios
Italia 2013
colore 14’

Miglior corto e Premio Giuria dei Giovani a Corto Dorico; miglior corto Bibbiena Film Festival; candidato al David di Donatello; miglior attore Cortocinema Pistoia; Menzione speciale a Visioni Italiane; Premio speciale della giuria Bonsai Film Festival; San Sebastian Human Rights, New Films/New Directors, MedFilm, festival di Capalbio, Brest
Una storia contemporanea ispirata a eventi realmente accaduti. Fiore, ex operaio Ilva, ha perso il lavoro e si trova costretto a vivere nella sua auto. Schiacciato dalle necessità economiche, l’uomo non riesce a mantenere il figlio e si trova davanti a un vicolo cieco.

Una vita ai margini, uno stile serrato, l’assenza di prospettive che vanifica anche il più estremo dei gesti. Amaro, asciutto, efficace.

THE PARKER

di Francesco Ebbasta Sceneggiatura e Montaggio: Francesco Ebbasta
Fotografia: Matteo Bruno
Effetti speciali: Alfredo Felco
Musiche: Danjlo
Interpreti: Simone Ruzzo, Francesca Romana Bergamo, Marco Mario De Notaris
Produzione: The Jackal
Italia 2013
colore 12’

Durante una tranquilla serata in giro per la città, un automobilista si scontra con un acerrimo nemico: il parcheggiatore abusivo! Il nostro eroe farà di tutto per evitarlo

Un omaggio agli action movies dagli anni ’80 a oggi, con inseguimenti urbani e acrobazie nel quartiere Santa Lucia di Napoli e tanti colpi di scena.

PER QUALCHE CENTIMETRO IN PIÙ

di Giovanni La Pàrola Sceneggiatura: Giovanni La Pàrola
Fotografia: Marco Bassano
Musiche: Francesco Cerasi
Interpreti: Sabrina Impacciatore
Produzione: Dugong con FilmGood, Lotus
Italia 2014
colore 2’30”

Italian Contemporary Film Festival Toronto, Piazze di Cinema Cesena
Sicilia, 1861: Reginella, misteriosa brigantessa, si accinge a compiere vendetta contro il suo nemico, un cattivissimo cacciatore di taglie, assieme alla fedele cagna Rosabella. Reginella si arma di tutto punto, scegliendo un insolito equipaggiamento

Revenge western con gag, un corto brevissimo con una garbata prova d’attrice.

SHAME AND GLASSES

di Alessandro Riconda Sceneggiatura: Alessandro Riconda
Fotografia: Dario Corno
Montaggio: Federica Bagagiolo
Interpreti: Mirko Talon, Jennifer Corbelletti, Alina La Costa
Produzione: Tecnofilm, Artwelve
Distribuzione: KurzFilm Agentur
Italia 2013
colore 7’

Gran Premio della Giuria e miglior attore bambino San Diego Kids International Film Festival; miglior film, premio del pubblico, miglior soggetto, miglior montaggio One Voice Film Festival (GB); miglior film di un giovane regista Auburn International FF; miglior corto internazionale Festival de Cine de Pamplona; premio giovani giurati I 400 Corti; selezionato al Toronto Kids FF, Chicago International Children’s Festival, Uppsala FF, Warsaw FF, Giffoni FF
Una storia semplice, un imbarazzo che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita. Una narrazione per sole immagini che privilegia le emozioni.

Senza dialoghi, solido e professionale, eccelle nella non facile arte di dirigere ragazzini, descrivendo un patema d’animo con sensibilità.